Si integra la comunicazione diffusa in data 16 giugno 2020 con piccoli suggerimenti finalizzati a scongiurare o quantomeno limitare l'afflusso di messaggi PEC che stanno pervenendo sugli utenti del fornitore LEGALMAIL


ALCUNI MESSAGGI PROVENGONO DA INDIRIZZI DI POSTA ELETTRONICA ORDINARIA (NON PEC) E POSSONO ESSERE IMMEDIATAMENTE RILEVATI

Esempi:

  • "Disattivazione casella area clienti" Per conto di: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

In questo caso, dopo aver cancellato il messaggio verificare lo stato della funzione disponibile per l'account di LEGALMAIL e che consente di ricevere su PEC anche messaggi di posta ordinaria (AL TERMINE DI QUESTO ARTICOLO E' DISPONIBILE UN BREVISSIMO VIDEO)


ALCUNI MESSAGGI SEMBRANO PROVENIRE DA UN FORNITORE DI PEC (es. ARUBA)

COSA SI DEVE FARE ?

  • VERIFICARE LA PROVENIENZA (Aruba trasmesse da un dominio aruba.it e non enom.com !)
  • VERIFICARE LA CORRETTEZZA DEL MITTENTE (ARUBA è ARUBA e non Aru.ba.it oppure Aru b a.it)
  • ARUBA E' UN FORNITORE DI PEC MA SCRIVE AI PROPRI CLIENTI E NON AI CLIENTI DI ALTRI FORNITORI COME LEGALMAIL !

ALCUNI MESSAGGI SEMBREREBBERO PROVENIRE DA PEC ISTITUZIONALI (es. tribunale di - organismo di mediazione di) O COMUNQUE CONOSCIUTE (avvocato noto)

L'attenzione dell'utente è in questo caso fondamentale e deve essere diretta a riscontrare l'attendibilità della comunicazione in base a diversi parametri:

  1. inesistenza di alcun rapporto tra il destinatario ed il mittente (ancorchè istituzionale). Non ho cause presso il Tribunale di Vattelappesca quindi non si capisce perchè dovrei ricevere qualcosa da li
  2. riferimenti improbabili contenuti nell'oggetto (es. fattura nr. 00323u8278128u76321) e comunque se non aspetto fatture da enom.com perchè mi manderebbe una fattura ?
  3. indicazione di procedura ignota allo studio (l'avv. Rossi che mi scrive per parlare di una separazione con il signor Bianchi che non conosco e che non è mio cliente)
  4. lettura sommaria del contenuto della comunicazione (molte volte il testo è una semplice traduzione automatica di un messaggio in lingua straniera e quindi non sempre corretto grammaticalmente)

 

In questi ed altri casi

  • CANCELLARE IMMEDIATAMENTE IL MESSAGGIO E COMUNQUE NON RISPONDERE ALL'INVITO A CLICCARE SU UNA PARTE DEL MESSAGGIO PER SCARICARE UN FILE OD AVERE INFORMAZIONI
La graduale ripresa delle attività ordinarie presso gli uffici di giustizia segnerà il ritorno agli ordinari sistemi di comunicazione diffusa sul sito istituzionale del COA Catanzaro ed il contestuale abbandono di quello utilizzato nel periodo di emergenza epidemiologica.

La newsletter consentirà a tutti gli interessati (siano o meno Iscritti ad albi o registri del COA Catanzaro) di ricevere le informazioni pubblicate sul sito sul proprio indirizzo di posta elettronica ordinaria.

La ricezione della newsletter richiede la preventiva registrazione sul sito del Consiglio.

A tal fine si precisa che in molti casi sono state riscontrate difficoltà di ricezione da parte degli utenti @libero.it (spesso interessata a messaggi c.d. SPAM di pubblicità non gradita e che tale considera anche quel che arriva dal sito del Consiglio).

E’ pertanto suggerito l’utilizzo di altri account (es. @gmail.com; @hotmail.it) od anche l’attivazione di account personalizzati del dominio del COA Catanzaro (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) che potranno essere richiesti gratuitamente utilizzando l’apposito modulo presente sul sito istituzionale.

In ogni momento sarà possibile revocare autonomamente l’iscrizione o sostituire l'indirizzo indicato originariamente con uno nuovo (è ovvio che fino all'annullamento della precedente le comuncazioni continueranno ad essere trasmesse ad entrambi gli account).

La registrazione alla newsletter è possibile cliccando sul pulsante seguente.